La bottega del papillon: papillon in legno a Imola

Papillon in legno Bottega del Papillon
Credit: Barbara Fabbri

I papillon in legno de La bottega del papillon a Imola sono come la prima foglia verde che vedi in primavera: non la noti subito, ma quando te ne accorgi l’occhio torna sempre lì. Sì, perché le creazioni di Daniele sono un dettaglio discreto e insolito che conquista: dietro, tutto l’entusiasmo di un ragazzo dalle idee velocissime, ma con i piedi ben piantati per terra.

Come nasce La bottega del papillon

Sto per raccontarvi una storia d’amore con uno strano inizio. La storia di La bottega del papillon, infatti, comincia come i film e i romanzi di solito si concludono: con un matrimonio.

Daniele indossa il suo primo papillon in legno proprio nel giorno del suo matrimonio, il 24 settembre 2017. Non solo, ma ne regala uno a ciascuno dei suoi invitati.

Da dove arrivano questi piccoli triangoli appaiati che i suoi ospiti guardano con un misto di divertita sorpresa, gusto per il gioco e ammirazione? Semplice: li ha fatti lui. Daniele, infatti, lavora come programmatore di macchine a controllo numerico in un’azienda che produce mobili su misura: il legno, le incisioni a pantografo e le fresature sono il suo pane quotidiano.

Per il matrimonio decide di realizzare dei papillon in legno da regalare come bomboniere: sceglie le essenze tra le rimanenze di lavorazione, programma la sua macchina e dà il via alle danze. Il risultato è un papillon semplice, ma che imita davvero bene la leggerezza di due strati di stoffa sovrapposta.

All’inizio è quasi un gioco: ma il gioco sale di livello, e Daniele si innamora. Si innamora dell’idea di creare qualcosa di suo, con i suoi spazi e i suoi tempi. Della sfida di sperimentare e della voglia di farlo secondo le sue regole, cercando il risultato perfetto con il sorriso franco di un romagnolo e la pignoleria di un miniaturista.

Per lavorare ci vogliono gli strumenti giusti: nessuno lo sa meglio di Daniele. Lo strumento che conosce meglio è proprio la macchina a controllo numerico, ma quelle sul mercato sono troppo costose o di scarsa qualità. “Cineserie”, le definisce lui, liquidando la faccenda.

C’è bisogno di qualcosa di diverso, anche perché per dare forma alle idee e cesellarle nel migliore dei modi non servono le frese industriali e i fori da arredo. Ci vuole una macchina speciale, capace di lavorare il legno con una finezza nuova.

Combinazione o segno del destino, su Facebook c’è qualcuno che mette in vendita i disegni per realizzare una macchina simile a quella che Daniele cerca. Detto, fatto: il ragazzo acquista il progetto e lo adatta, lo modifica, lo perfeziona.

Vuole fare in fretta, perché sa che presto non avrà più molto tempo: lui e Giada, sua moglie, stanno per diventare genitori e Daniele vuole terminare la sua macchina prima che nasca la piccola Rebecca. Siamo alla fine del 2019: La bottega del papillon inizia le attività.

I papillon in legno di Daniele

Tra la fine del 2019 e marzo 2020 passano poco più di tre mesi: con il lockdown l’azienda dove Daniele lavora è costretta a chiudere per un periodo. A casa, nel suo laboratorio, lui sperimenta: “Ho avuto il tempo per creare, per tradurre in forme le idee che avevo in testa“, racconta.

I ritmi sono quelli familiari, scanditi dalle esigenze della sua bambina, specie all’inizio. Ma l’attività cresce, e non è più quello che Daniele chiamava “Le mie due o tre sciocchezze“: ora La bottega del papillon serve una clientela che si allarga mese dopo mese in tutta Italia, soprattutto grazie all’e-commerce. I papillon in legno e gli accessori proposti sono tantissimi:

  • Papillon in legno, realizzati solo con legno massello. Per le sue creazioni, Daniele continua a utilizzare le rimanenze di lavorazione: non solo una presa di posizione sostenibile, ma anche una scelta di qualità, perché il materiale è resistente, elastico e mai uguale a se stesso. Per questo ogni creazione è un pezzo unico, a partire dalla materia prima: “La seconda vita del legno“, la definisce Daniele.
  • Papillon personalizzati con scritte e incisioni. Daniele usa il legno chiaro, per far risaltare disegni e decori incisi con il pirografo: sono i papillon scelti per le ricorrenze, i momenti da ricordare, gli eventi aziendali.
  • Papillon con inserti in resina: colorati, creativi, a volte decisamente sorprendenti.
  • Papillon realizzati su misura, seguendo le idee e le ispirazioni del cliente. Ne parleremo meglio tra poco, perché è con loro che la creatività di Daniele esplora e si espande.
  • Cravatte in legno, una lunga linea flessibile che somiglia a un puzzle o a un domino.
  • Accessori in legno: spilloni per capelli, gemelli da uomo, orecchini.

Alcuni modelli nascono per accontentare le richieste dei clienti: i papillon in legno con orecchini abbinati, ad esempio, sono stati realizzati per la prima volta per un amico di Daniele che voleva fare un regalo speciale alla sua ragazza.

Gli orecchini, in diverse forme, spesso sono ricavati dalla sagoma in legno del papillon, come nella prima foto che vedete qui sopra. Con il tempo sono diventati uno dei prodotti di punta di La bottega del papillon, un po’per il concept romantico e originale, un po’ perché si prestano a infinite possibilità di personalizzazione.

Altre creazioni, invece, sono il frutto di un’ispirazione a due: come Pencil, il modello in resina ricavato dalle estremità delle matite colorate. È stata Giada, la moglie di Daniele, ad suggerire l’idea: ora Pencil è uno dei prodotti più richiesti a catalogo, nelle sue diverse versioni.

Tra tutti, c’è un materiale che Daniele ama (e a volte odia) particolarmente: la resina. Versatile e accattivante per gli effetti che restituisce una volta combinata al legno, la resina però è molto difficile da lavorare. Daniele deve prima forare o addirittura spaccare il legno: la colata di resina, poi, viene inserita negli spazi vuoti, lavorata rapidamente per evitare che il legno la assorba e si macchi e poi lasciata indurire.

Il bello deve ancora venire“, avverte però il giovane artigiano: dopo le 24 ore di indurimento, infatti, si passa alla definizione della sagoma. Il legno viene lavorato una seconda volta al pantografo e alla fresa, per togliere sbavature e residui e fargli acquistare la sua forma finale.

Poi la resina viene carteggiata mano, per farle riacquistare l’aspetto lucido inziale: una, due, tre volte. Anche di più, se serve, a grana via via più sottile, finché il risultato è perfetto: un lavoro paziente, anche perché l’idea di perfezione di Daniele… beh, è perfetta al decimo di millimetro.

Papillon in legno su misura

I papillon in legno arrivano in Italia tra il 2015 e il 2016: in Gran Bretagna sono già un accessorio conosciuto, e i primi modelli vengono proprio da lì. La moda, sdoganata anche dai divi di Hollywood e dalle celeb inglesi, inizia a prendere piede: nel 2016 nascono le prime produzioni nel nostro paese.

Rispetto ad altri prodotti simili, però, i papillon di Daniele hanno una creatività leggera ed elegante, e a volte un tocco di ironia che non guasta. Raffinati, curati, mai sopra le righe: sembrano quasi in movimento. Forse è davvero questa la cifra distintiva de La bottega del papillon: osservando le creazioni del piccolo laboratorio di Imola si intuiscono le mani di Daniele al lavoro, i gesti misurati e precisi, il guizzare di un’idea che prende forma.

Fate caso al logo del brand: un papillon, ovviamente. Guardate meglio, adesso: da un lato, la chioma di un albero, dall’altro le radici. Un’immagine che richiama il legno, ma che sa anche di impegno e di solidità: di famiglia, ecco. E dietro al progetto, c’è tutta la bellezza di una famiglia che si sostiene.

Ve l’avevo detto: questa è una storia d’amore, in tutti i sensi. Daniele e Giada che si organizzano e si alternano, come complici perfetti: tempi, orari, piccole e grandi quotidianità. Giada, in più, si occupa dei passanti, dei laccetti, delle chiusure dei papillon. Anche avvolgendo e fermando gli inserti centrali in pelle, che permettono di cambiare colore ad un dettaglio dell’accessorio, abbinandolo alle scarpe, alla cintura, o magari alla tinta dell’abito indossato dalla propria compagna.

Insieme, Daniele e Giada hanno dato vita ad una realtà che è sempre un “noi”: per questo, tutte le volte che La bottega del papillon si presenta, lo fa sempre al plurale. “Noi siamo, noi realizziamo“: noi e abbiamo creato una realtà piccola ma unica, come le vene del legno e le curve di stoffe e fettucce.

Papillon in legno modello Pencil
Modello Pencil, nato da un’idea di Giada (Credit: La bottega del papillon)

Una delle sfide che il laboratorio di Imola coglie sempre al volo è la richiesta di un papillon in legno su misura. E “al volo“, forse, è proprio l’espressione migliore: perché si tratta di fermare un’idea, tradurla in forma e darle corpo nel legno.

Quando qualcuno mi domanda di realizzare un progetto su misura, per me significa entrare in un mondo che non è il mio, e uscire con qualcosa che riesca ad interpretarlo“. Lo studio della forma e del suo significato richiede tempo, proprio perché non ci sono modelli standard a cui rifarsi.

Come quando una cliente ha chiesto un accessorio che richiamasse il mondo degli aerei. O, ancora, quando Daniele ha realizzato un papillon con forchetta e coltello incrociati e orecchini in abbinamento per un cuoco. Diversi laboratori e diverse aziende propongono un modello simile: quello di La bottega del papillon, però, ricorda davvero due posate raccolte da un cassetto per un’apparecchiatura dell’ultimo momento e fermate da un cordino di pelle con la maestria della perfetta mise en place.

Quando si tratta di un progetto su misura, Daniele fa seguire al cliente la fase di lavorazione passo per passo: prove, anteprime, dettagli e la foto del risultato finale. E se quando arriva a destinazione il papillon non piace? “Allora me lo tengo io“, dice Daniele. Non gli chiedo quante volte sia successo, ma immagino che si possano contare sulle dita di una mano: e che non arrivino al mignolo.

Su misura: detto di chi crea qualcosa a immagine e somiglianza di un desiderio, di un pensiero, di un affetto. In altre parole, di un’emozione. Forse è per questo che Daniele si nasconde dietro ad una frase, con un pizzico di pudore: “Non ho bisogno di grandi ispirazioni. Mi basta la soddisfazione di tradurre un’idea in qualcosa di fisico”.

Daniele inventa: una parola bellissima che deriva dal verbo latino invenire, cioè trovare. Trovare un modo, una soluzione, una strada: con La bottega del papillon, lui ha trovato la sua.

Link utili:

Sito web: https://www.labottegadelpapillon.it/

Facebook: https://www.facebook.com/labottegadelpapillon/

Instagram: https://www.instagram.com/labottegadelpapillon/

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