Gelateria Via Piave: gelato artigianale a Noventa di Piave

Gelateria Via Piave Noventa
Credit: Via Piave e Davide Carrer, fotografo

La gelateria Via Piave è una gelateria artigianale di Noventa di Piave, in provincia di Venezia. Anzi, forse dovrei dire che è la gelateria per eccellenza in zona: perché il gelato di Andrea e Roberta attira clienti dai paesi vicini e anche da più lontano.

Come nasce la gelateria Via Piave

È una calda sera di luglio: la giornata è stata afosa e pesante, come molte giornate estive nel Veneto orientale. Tutti cercano un po’di ristoro: chi si gode il fresco sulla terrazza, chi chiacchiera, chi passeggia. A Noventa di Piave, poco distante dalla piazza, c’è un angolo di portico particolarmente animato: è lo spazio di fronte a Via Piave, la gelateria di Andrea e Roberta.

Quando un imprenditore vi racconta che la sua azienda è nata “per caso”, non credeteci mai del tutto. Può essere casuale l’inizio del percorso, ma di certo non sono casuali le scelte che fanno crescere un progetto e lo trasformano in un’attività consolidata.

Prendete Roberta e Andrea, ad esempio: prima amici, poi compagni di squadra nello sport e infine marito e moglie. La pasticceria era una passione comune, ma nella vita facevano tutt’altro: lei lavorava in un’agenzia di comunicazione, lui nel settore della logistica.

Un giorno i due ragazzi iniziano a parlare della possibilità di avviare un’attività insieme. Partire da zero con la pasticceria è troppo complicato, ma il gelato sembra più abbordabile. Andrea decide di partecipare ad una giornata di “corso a porte aperte” organizzata da Artigeniale, una notissima scuola di Rovigo che offre corsi e formazione nel settore della gelateria.

Gelateria Via Piave - Cono
C’è gelato e gelato – Credit: Via Piave e Davide Carrer Fotografo

Si fa presto a dire gelato, ma non tutti i gelati sono uguali: Andrea se ne rende conto subito e, una volta tornato a casa, dice a Roberta: “Noi non abbiamo mai mangiato il vero gelato”. Conquistato dai nuovi sapori che ha sperimentato e dal modo di lavorare degli insegnanti, decide di iscriversi ad un corso vero e proprio. E poi a un secondo corso. E a un terzo.

Sotto la guida dei suoi maestri, primo fra tutti Filippo Zampieron, Andrea impara a fare il gelato partendo dalle materie prime: niente preparati o buste pronte, solo ingredienti genuini. “Ho iniziato da zero, come se fossi un foglio bianco“, racconta.

Nel 2017 Roberta e Andrea aprono la Gelateria Via Piave nel loro paese d’origine. Non è facile licenziarsi da un lavoro sicuro e spiegare una scelta del genere alle famiglie, come non è facile dormire cinque ore per notte, nei periodi di attività più intensi. Eppure il tempo e l’impegno danno loro ragione, e oggi Via Piave è una delle gelaterie più conosciute e apprezzate della zona.

Il gelato della gelateria Via Piave

Italia, terra di gelatieri e golosi: nel nostro paese ci sono quasi 40.000 gelaterie, che danno lavoro a oltre 150.000 persone. Con un fatturato di 2,8 miliardi di euro, il nostro paese conquista il 30% del mercato europeo di settore (dati SIGEP).

Moltissime gelaterie si definiscono “artigianali”, ma al momento in Italia non esiste una definizione normativa che permetta di distinguere tra gelato artigianale, semilavorato e industriale. Gli addetti ai lavori, però, concordano su alcuni punti:

  • Il gelato artigianale non deve essere preparato con processi industriali;
  • Deve essere prodotto nello stesso luogo in cui viene servito, o almeno nelle vicinanze, per evitare che la base liquida debba essere congelata e poi scongelata, mantecata e ricongelata in negozio;
  • Gli ingredienti devono essere sani e naturali, inclusi gli addensanti utilizzati per preparare la base.

Fedeli a una definizione rigorosa di “artigianale”, Roberta e Andrea portano avanti scelte precise in tema di qualità e genuinità delle materie prime. Solo latte fresco, ingredienti di stagione e nessun tipo di colorante: nemmeno per le salse, che la gelateria Via Piave produce in casa.

Gelateria Via Piave - Gelato artigianale
Ingredienti genuini – Credit: Via Piave e Davide Carrer Fotografo

Stracciatella, cioccolato, fragola: i gusti tradizionali ci sono tutti, anche se sono talmente buoni che sembrano diversi. Difficile spiegarlo, ma il cioccolato è più cioccolatoso, il sapore del pistacchio più riconoscibile, la vaniglia più profumata. Via Piave, però, è famosa anche per i gusti gourmet: come il Capriccio, ad esempio, gelato al dulce de leche con arachidi pralinate e cioccolato al latte.

Quando chiedo a Roberta e Andrea da dove arrivano le ispirazioni per i nuovi gusti, i due ragazzi sorridono: “Qualche volta partiamo da una ricetta regionale, altre da un’ispirazione casuale“. Raccontano che l’idea giusta può essere ovunque, perfino nel carrello della spesa di una persona in coda prima di te alla cassa del supermercato. Se l’ispirazione arriva, ma le materie prime non sono di stagione, Roberta annota tutto per sperimentare la ricetta al momento opportuno.

Gelateria Via Piave - gusti gourmet
Nuovi gusti nascono – Credit: Via Piave e Davide Carrer Fotografo

I cartellini del bancone indicano gli ingredienti, segnalando anche la presenza di possibili allergeni. “Siamo molto attenti alle intolleranze alimentari – spiega Roberta – i nostri gusti alla frutta, ad esempio, sono rigorosamente senza latte, perfetti per gli intolleranti al lattosio“.

Pensando invece a chi ha problemi di celiachia, Andrea prepara i biscotti da utilizzare per alcuni gusti in momenti ben precisi della giornata, evitando così ogni contaminazione. Se un gusto è senza glutine, poi, per servirlo si usa un porzionatore diverso, togliendo lo strato superficiale che potrebbe essere venuto accidentalmente a contatto con briciole di biscotto o con altri ingredienti non tollerati.

Gelateria Via Piave - Biscotti
Biscotti – Credit: Via Piave e Davide Carrer Fotografo

Premi e riconoscimenti

I clienti apprezzano la cura e il rigore nel servizio di Andrea e Roberta: sanno di potersi fidare di questa coppia sincera e sempre sorridente e delle ragazze che lavorano con loro. Anno dopo anno, la gelateria di Noventa ha conquistato la gente del posto con la bontà del gelato e l’entusiasmo, raccogliendo consensi. I clienti coccolano Andrea e Roberta e sulle pagine social della gelateria Via Piave fioccano i like, i complimenti, i commenti sul gusto del mese.

Un giorno arriva in paese uno chef australiano, in visita ai parenti che abitano in Italia. Prova il gelato di Via Piave e torna più volte durante la settimana. Non solo: lo chef è uno degli organizzatori del concorso internazionale della World Gourmet Society, una competizione a cui partecipano ristoranti, pasticcerie e gelaterie da tutto il mondo. Ne parla ai ragazzi, che annotano mentalmente la notizia. Qualche tempo dopo, il Comune di Noventa di Piave manda l’invito a partecipare al concorso alle attività della zona. Andrea e Roberta, però, non si sentono pronti.

Passa un anno, e l’invito arriva di nuovo: è il 2019, e questa volta la gelateria Via Piave partecipa. Una sezione della competizione è dedicata alle ricette che valorizzano le tradizioni del territorio e Andrea inizia a rifletterci. Tra i suoi amici c’è un ragazzo che lavora nell’impresa di famiglia, l’azienda vitivinicola Leo Nardin: dai vitigni del territorio, l’azienda produce un vino raboso da uve passite, il Raboso sugà (Raboso asciugato, in dialetto veneto).

Gelateria Via Piave - Raboso Sugà
Il sorbetto al Raboso Sugà – Credit: Via Piave

Il sapore è particolare, e Andrea decide di preparare un gelato con questo vino insolito: studia gli abbinamenti, prova, sperimenta. Nasce il sorbetto al Raboso sugà: coulis di lamponi, crumble di mandorle e zest di arancia. Sarà questo il gusto che Via Piave porterà al concorso.

Andrea e Roberta realizzano un video descrivendo la ricetta e le fasi di preparazione: il filmato esplode sui social, viene visualizzato migliaia di volte e fa il giro del mondo. A dicembre, poco prima di Natale, arriva la notizia: il gelato al Raboso sugà è tra i finalisti del concorso.

Gennaio 2020: i due ragazzi, insieme alle famiglie, volano a Londra per la serata di gala finale. “Eravamo emozionati, increduli e pieni di entusiasmo, racconta Roberta“. Andrea sale sul palco e viene premiato due volte: con il secondo premio nella categoria “Ricette che onorano le tradizioni locali” e con il primo premio per il video più visto.

Gelateria Via Piave - World Gourmet Society
La premiazione a Londra – Credit: Via Piave

I media parlano del riconoscimento, e lo fa anche il Presidente del Veneto Luca Zaia: in gelateria arrivano nuovi clienti, curiosi di assaggiare il gelato di Via Piave e di scoprire il Raboso sugà. La notizia arriva anche alla famiglia Canella, l’azienda della zona che produce il famosissimo aperitivo Bellini. Lorenzo Canella, figlio del fondatore, propone a Roberta e Andrea di creare un gusto ispirato al Bellini.

Le materie prime, tutte rigorosamente naturali, arrivano dall’azienda: a marzo il gelato è pronto, ma lo scoppio della pandemia fa saltare tutti i piani. E adesso, che si fa? Il momento è pessimo, per tutti. I due ragazzi hanno un’idea, subito accolta dall’azienda: consegnare le vaschette di Bellini a domicilio, e donare il ricavato alla Protezione Civile. Coinvolgono un’amica grafica per il design e un’azienda locale per la stampa e il packaging: in pochissimo tempo è tutto pronto. Iniziano le consegne: 200 box venduti e duemila euro raccolti e consegnati.

Gelateria Via Piave - Bellini Canella
Il gelato al Bellini – Credit: Via Piave

I progetti per il futuro

Andrea e Roberta sono così: felici per quello che hanno realizzato, grati alle persone che li sostengono e pronti a ricambiare. Diversi e complementari, lui prepara il gelato e studia le nuove proposte, lei si occupa del marketing e organizza. Eccome se organizza: regola i tempi, custodisce le ricette, tiene a freno l’esuberanza creativa di Andrea. Un passo alla volta, un progetto alla volta.

Lo scorso anno la gelateria Via Piave ha già raddoppiato, aprendo una nuova sede a San Stino di Livenza. “Moltissime persone ci stanno chiedendo di aprire nuovi punti vendita nei paesi vicini”, confida Andrea. Intanto, insieme a Roberta, è riuscito a creare una squadra, assumendo nuovi collaboratori e imparando a delegare. “Offriamo l’opportunità di lavorare in un ambiente sano e accogliente: abbiamo trovato delle persone d’oro che condividono il nostro modo di vedere le cose e lavorano con il sorriso sulle labbra“, spiega lei.

Gelateria Via Piave - Gelateria artigianale
Il gelato è più buono in due – Credit: Via Piave e Davide Carrer Fotografo

Del resto, basta solo l’idea di un gelato per far sorridere: è l’attesa del venerdì sera, la crosticina della crème brulée di Amélie Poulain. Nel breve tragitto che ti separa dalla gelateria hai già scelto il tuo gusto preferito, e anticipi il momento. Oppure decidi di provare una novità, sorprendendoti quando il sapore inatteso e croccante ti avvolge il palato.

Da Via Piave si va per dedicarsi un quarto d’ora sereno e senza pensieri. Che sia una coccola, uno sfizio goloso o un trucco per raddrizzare un pomeriggio storto, gelato fa rima con leggerezza e gioia. È Roberta a raccontarlo: “Quando serviamo un cono, quando scambiamo due parole in più con un cliente, noi regaliamo un piccolo momento di felicità. È il nostro lavoro, e ci piace viverlo così”.

Link utili:

Indirizzo: Via Piave 13, 30020 – Noventa di Piave (VE)

Facebook: https://www.facebook.com/GelateriaViaPiaveNoventa/

Instagram: https://www.instagram.com/gelateriaviapiave/

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