Pensate ad una cosa che proprio non vi piace fare. Fatto? Bene. Ora pensate di doverla fare almeno due volte al giorno. Tutti i santi giorni. Ecco, ora avete un’idea di come si sente chi non ama cucinare. Cucinare è una necessità per tutti: per questo Monica è convinta che sia fondamentale aiutare le persone ad avvicinarsi al cibo, a imparare a cucinare, a stare in cucina con piacere.
Cucinare è una tradizione di famiglia
Veneta, cresciuta tra i campi e i vigneti di Salgareda, in Provincia di Treviso, per Monica i primi ricordi legati al cibo passano dalla cucina della nonna. Con 70 bocche da sfamare nella sua famiglia di origine, la nonna di Monica aveva imparato a cucinare con quello che c’era: piatti contadini, semplici ma curati, legati alla terra e alle sue tradizioni.
Monica diventa consapevole che tutto ciò che la natura offre è preziosissimo, impara dalla sua famiglia a rispettare la terra e il ritmo delle stagioni, vive ogni giorno il legame tra cibo, tradizione e territorio. Anni dopo, quando va a stare da sola, sceglie di cucinare per se stessa e per gli altri mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti, convinta che le nostre scelte quotidiane possano fare la differenza.
Il suo amore per la cucina nasce proprio in questo periodo: Monica è curiosa, le piace creare, sperimentare, parlare con le persone. Decide così di specializzarsi nella vendita di attrezzature per la cucina, impara le tecniche di cottura e conosce una cucina più sofisticata, più bella ed elegante.
Inizia le prime esperienze come formatrice, proponendo corsi di cucina per adulti e ragazzi, nella convinzione che “Ognuno ha il diritto di mangiare ogni giorno e di mangiare bene“.
Tutti possono cucinare
Proprio per questo la società di Monica si chiama “Tutti possono cucinare”, una realtà tagliata a misura delle sue passioni.
“Il cibo è viaggio, affetti, tradizioni, sensazioni, curiosità, e ognuna di queste dimensioni si può esplorare”: la voce di Monica si anima mentre parla. Esplorare, studiare, imparare e poi mettere in pratica. Ma come?
Promuovendo il territorio, prima di tutto. Nel suo blog Monica scrive di cibo e di cucina, ma soprattutto parla di eccellenze enogastronomiche ed eventi legati alla terra, alla cultura e alle tradizioni: un viaggio alla scoperta della Valle di Primiero, una cena in vigna sotto le bellussere…
Monica sa che in cucina c’è posto per tutti, per questo ha da poco sviluppato un progetto con un nome che parla da solo: Cucina disagiata. I disagiati ai fornelli vorrebbero imparare a cucinare ma pensano di non essere all’altezza. Sudano freddo alla sola idea di invitare gli amici a cena o di scegliere l’affettato al banco dei freschi. Vorrebbero sperimentare, ma hanno la sindrome dell’arrosto bruciato. Monica raccoglie il loro SOS, dando consigli pratici su ricette e preparazioni, collaborando alla buona riuscita di una cena o di un evento, creando interventi formativi ad hoc.
Cucinando si impara
Sì, perchè una delle cose che Monica ama fare è insegnare: non solo agli adulti, come ha fatto durante il progetto “Alice nel paese del Green” promosso da Forcoop Cora, ma anche ai bambini e ai ragazzi.
Ai bambini dell’asilo nido Monica fa scoprire il cibo con un percorso che coinvolge i cinque sensi: i bambini sentono il suono della frutta e della verdura, le annusano, le toccano. Piano piano, imparano da dove vengono e cominciano ad utilizzarle: ecco allora che la patata schiacciata diventa puré e la polpa di zucca viene usata per preparare un risotto. Così facendo, i bambini sperimentano, educano il loro gusto, socializzano, superano le proprie paure. Monica mi racconta di aver conosciuto un bambino che prima di allora non aveva mai voluto toccare il cibo: durante i primi incontri restava appena cinque minuti, silenzioso, poi se ne andava. Poco per volta ha iniziato a partecipare alle attività e a prendere in mano frutta e verdura: a fine percorso era così entusiasta che non voleva staccarsi dal tavolo di lavoro.
Per i ragazzi, invece, imparare a cucinare è spesso una necessità. Pensate a chi ha i genitori che lavorano tutto il giorno o agli universitari fuori sede: è meglio riscaldarsi al microonde un piatto pronto o farsi una pasta sul momento? Ragazzi e adolescenti, però, non si accontentano di “farsi da mangiare”: vogliono anche preparare piatti sfiziosi, invitare gli amici e cucinare per loro, conoscere l’origine di un cibo. Da dove viene il cous cous? Quando si mangia? Come lo preparo?
Dunque, se è vero che tutti possono imparare a cucinare, è vero anche che cucinando si impara: a stare insieme, a confrontarsi, ad esprimere se stessi. Perchè, direbbe Monica, in cucina “si litiga, si fa pace, si ride, ci si innamora“: com’è successo a lei, innamorata della cucina, della sua terra e della vita.
Link utili
Blog: monicacampaner.it/
Instagram: www.instagram.com/monica.campaner/