
Nulla spegne le stelle è un libro di racconti. Diciotto, come i diciotto compleanni di Emanuele: sono le fiabe scritte da papà Andrea per lui. Questa è la storia di un libro nato da un incontro, ma è anche la storia di una famiglia che non ha mai smesso di cercare la sua normalità in mezzo alla tempesta.
Racconti nati in famiglia
“La fantasia ti salva nei momenti più difficili”: Andrea Spessotto ha gli occhi stanchi e il sorriso inspiegabilmente costante di chi non si arrende. Gli è sempre piaciuto scrivere, mi dice: poesie, lettere, storie. Emanuele è ancora un bambino quando il papà inizia a scrivere per lui: racconti pensati per restare e magari un giorno essere letti ai suoi figli.
Andrea scrive di getto, scegliendo con cura anche le immagini che illustrano le sue favole. Invece Cristina, la mamma di Emanuele, rivede e corregge: è lei l’editor di casa. Una volta finita, la storia si legge tutti insieme: poi i racconti vengono conservati in un cassetto, come un piccolo tesoro di famiglia.

Nel 2013, tutto inizia a cambiare. Emanuele ha problemi di vista, scoperti durante un controllo oculistico di routine. Sono le prime avvisaglie della malattia di Kearns Sayre, una sindrome molto rara che colpisce i centri di energia delle cellule. Emanuele è un combattente, un ragazzino pieno di coraggio: lui e la sua famiglia affrontano il decorso della malattia insieme.
Nel 2018 Emanuele – Ema, come lo chiama papà Andrea – si sottopone ad un trapianto di cuore. Torna a casa, recuperando con un’energia straordinaria. L’anno successivo, però, viene ricoverato d’urgenza per un arresto cardiaco: è l’inizio del momento più difficile. Tredici mesi di terapia intensiva e unità spinale, l’incertezza completa su ciò che sarà.

Un incontro inaspettato
Andrea lo scrive, nel profilo Facebook in cui racconta la vita di Emanuele: “Ci sono momenti tanto, troppo duri”. Un ragazzino di sedici anni in terapia intensiva per mesi: buio, fatica, a volte sconforto. L’estate scorsa, però, Andrea incontra Alessandra Zenarola, scrittrice udinese: il discorso cade sui racconti scritti per Emanuele tanti anni prima. Alessandra chiede di leggerli e rimane conquistata dalla ricchezza semplice delle storie di Andrea.
Tutto accade velocemente: in poco più di un mese e mezzo i racconti diventano un libro edito da L’orto della Cultura. Nulla spegne le stelle viene presentato al pubblico il 23 ottobre, giorno in cui si festeggiano i cento anni dalla nascita di Gianni Rodari. Sì, proprio l’autore di “Favole al telefono“, il libro in cui Rodari immagina un agente di commercio che ogni sera racconta una storia diversa alla sua bimba lontana. Chiamatela combinazione: io preferisco pensare ad un sorriso del destino.
Nel frattempo, il 18 agosto scorso Emanuele è tornato a casa e ad ottobre ha compiuto 18 anni. Quando era ancora in ospedale, le prime parole rivolte ad Andrea dopo 140 giorni di silenzio sono state: “Papà, sei uno scrittore migliore di Dante”. Commozione, orgoglio, sorpresa: Andrea si emoziona mentre racconta.

La forza della fantasia
“In Nulla spegne le stelle c’è moltissimo di Ema” spiega Andrea: la curiosità, i ricordi infantili, la sua sorprendente energia. “Emanuele non si lamenta quasi mai, non ha mai chiesto perché non cammina più. Spesso è lui che rassicura noi”. Anche quando la normalità è fare i conti con la fatica dell’organizzazione quotidiana, quando si fa slalom tra i ricordi per scansare il dolore: va tutto bene, pollice alto.
La letteratura, la musica classica, la storia, la geografia: Emanuele ha un’incredibile volontà di scoprire e una sensibilità straordinaria. “Ogni giorno ci regala la sua voglia di vivere: siamo riusciti a farlo viaggiare, prima che la situazione si facesse più difficile, e lui ricorda ogni particolare“.
In questo, Ema ha preso da papà Andrea, che fermava la macchina per ammirare un tramonto o annotava in fretta le sensazioni e i dettagli attraversando boschi e sentieri: per non perderli, per farne tesoro. I racconti di Nulla spegne le stelle nascono anche da momenti come questi, a cui la fantasia dà corpo e voce: storie e luoghi immaginati ma perfettamente nitidi, dove colori, profumi e suoni diventano importantissimi.

L’augurio più bello
I protagonisti dei racconti di Nulla spegne le stelle sono personaggi spontanei ed ingenui, ma per nulla banali: hanno la stessa saggia spontaneità dei bambini. Come Mizzy, lo scoiattolo che non vuole dimenticare nulla e annota su un diario tutto quello che vede, sente e impara ogni giorno. O come Tommaso: bambino in tempo di guerra, immagina che i bombardamenti siano fuochi d’artificio.
È proprio il racconto di Tommaso a dare il titolo al libro: nemmeno gli eventi più drammatici riescono a spegnere la luce delle stelle. Le stelle sono i sogni, i nostri desideri ma anche le certezze a cui ognuno di noi si aggrappa in mezzo alla tempesta: quei piccoli puntini gialli ci sono sempre.
Nulla spegne le stelle è acquistabile online sul sito della Casa Editrice L’Orto della Cultura, ma può essere ordinato in qualsiasi libreria. Un libro per sorridere e riflettere, che invita alla meraviglia e alla speranza: la stessa speranza che Andrea non abbandona mai.

“Vorrei che un giorno la vita regalasse a mio figlio qualcosa di incredibile“: il suo augurio per Emanuele sa di futuro e di fiducia. Come l’espressione che Andrea usa per salutare chiunque entri in contatto con lui: BVS, Buona Vita Sempre. Ecco: in quel “sempre” c’è tutto l’amore del mondo.
Link utili:
Facebook: https://www.facebook.com/andrea.spessotto
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Casa editrice: http://www.ortodellacultura.it/index.php/catalogo2/bambini-ragazzi/nulla-spegne-le-stelle.-fiabe-e-racconti-detail