Re come reagire, ricominciare, riprendere in mano la quotidianità, Piave come richiamo forte al territorio. RePiave è un’iniziativa promossa da un gruppo di cittadini di San Donà, anche grazie al sostegno del Sindaco Andrea Cereser, per favorire la ripartenza economica nell’area del Basso Piave.
Un obiettivo comune
Il progetto nasce per aiutare le imprese e la comunità locale ad affrontare le sfide della ripresa dopo la crisi del coronavirus, con una proposta precisa e concreta: creare spazi sul web che diano visibilità ad attività ed aziende e offrano ai cittadini informazioni chiare e verificate.
“Potrebbe andare peggio: potrebbe non funzionare internet”: una battuta, sì, ma fino a un certo punto. Il web ci sta permettendo di mantenere i contatti con la famiglia, gli amici, i colleghi: smart working, scuole che scoprono la didattica online, nonni che imparano ad usare WhatsApp per ricevere le foto e i video dei loro nipotini.
La rete è un’opportunità per comunicare notizie e iniziative e permettere alle realtà locali di farsi conoscere. E allora, perchè non usare i canali web e social per offrire uno spazio in cui dare voce alle imprese del Basso Piave e ai loro servizi, informare i cittadini e creare occasioni per avviare contatti e collaborazioni? RePiave nasce per questo.
Una pagina Facebook, un profilo Instagram e un sito, ma soprattutto obiettivi chiari e condivisi: nel manifesto del progetto il gruppo invita le attività locali e la comunità a ripartire dai propri punti di forza, lavorando insieme per disegnare strategie e soluzioni nuove in vista della ripresa. Creatività, collaborazione e comunicazione positiva sono i valori di fondo di un’iniziativa che parla alle aziende, ai cittadini e al territorio.
RePiave per le imprese e le persone
Ci sono ristoranti che consegnano cene a domicilio, attività che hanno riorganizzato il proprio lavoro a distanza, negozi che si stanno preparando per affrontare le sfide della ripresa: RePiave intende far conoscere queste realtà, ma non solo.
Il progetto, infatti, offre alle imprese un’occasione per raccontarsi sul web con testi, immagini e video: parlando della loro storia e dei loro prodotti, ma soprattutto dando spazio e voce alle persone che nelle imprese lavorano ogni giorno facendole vivere e crescere.
Le pagine e i profili social di RePiave vogliono essere non solo un punto di riferimento per chi cerca informazioni utili e costruttive ma anche, nelle parole dei promotori, “uno spazio virtuale dove coltivare un senso di appartenenza reale alla propria comunità“.
C’è posto anche per le associazioni del territorio, invitate a sostenere l’iniziativa e a farla conoscere ai propri associati, diffondendone gli obiettivi e i contenuti.
Ripartire dalle relazioni
L’emergenza coronavirus ha portato le persone a dare nuovo valore ai rapporti umani: la famiglia, il quartiere, la comunità. Si inventano soluzioni per restare in contatto, si imparano ad usare strumenti nuovi per sentirsi vicini: la crisi fa emergere la creatività e la capacità di lavorare insieme.
Il progetto RePiave vuole far tesoro di questa straordinaria ricchezza, contribuendo a creare occasioni per incontrarsi e far nascere idee e iniziative: una rete di relazioni virtuali e reali per sostenere le imprese e la comunità.
Sito web e canali social, dunque, sono solo il punto di partenza di un’iniziativa destinata ad ampliarsi, man mano che le realtà locali aderiranno. “Dopo il coronavirus ci attende un nuovo inizio, una nuova normalità“, spiegano i promotori: RePiave nasce per riunire le risorse del territorio e costruirla insieme.
Link utili:
Sito web: www.repiave.it
Facebook: www.facebook.com/repiave/
Instagram: www.instagram.com/repiave/