Agriturismo Corte Olfino, Monzambano, Lago di Garda

Agriturismo Corte Olfino Vista esterna
Credit: Agriturismo Corte Olfino

Appena a sud del Lago di Garda si trova Monzambano, un piccolissimo comune di neanche cinquemila anime in provincia di Mantova: qui, vicino a tutto ma disturbato da nulla, l’Agriturismo Corte Olfino apre le porte ai suoi ospiti.

I servizi di Agriturismo Corte Olfino

“Avete fatto buon viaggio? Posso offrirvi qualcosa da bere?“. Con queste parole il signor Luciano, proprietario dell’Agriturismo Corte Olfino, ci ha accolto nella sua struttura una nebbiosa mattina di dicembre, reduci da un viaggio più accidentato del previsto.

Il freddo umido e appiccicoso si è dissolto in un attimo dopo essere entrati nella grande stanza dal soffitto basso. Tavolini per quattro, colori caldi e il sorriso del proprietario: ci si sente subito a casa.

Del resto, Corte Olfino è davvero una casa di famiglia: l’agriturismo è stato ricavato dal restauro sapiente di un’antica cascina padronale del cinquecento. Quasi un piccolo borghetto, con gli edifici dove sono state ricavate le stanze per gli ospiti affacciate su una grande corte:

  • Camere spaziose, con mobili in legno e deliziosi angoli che profumano di storia e suggestione. Un piccolo arco vicino ad una finestra, una mini cabina – armadio ricavata tra il corridoio d’ingresso e la stanza, un caminetto antico. Quasi tutte le stanze hanno il nome di un fiore: Edera, Fiordaliso, Non ti scordar di me, Margherita, Rosa, Girasole. La nostra, invece, si chiamava rondine: come le rondini dipinte in pieno volo sopra il caminetto di pietra, spento per far posto a sistemi di riscaldamento più moderni, ma maestoso e romantico insieme.
  • Appartamenti per famiglie ben distribuiti, adattissimi per gruppi più numerosi. In un secondo edificio, a pochi passi da quello che ospitava la nostra stanza, sono stati ricavati due appartamenti. Li abbiamo potuti vedere di sfuggita, grazie alla gentilezza del signor Luciano che ce li ha fatti visitare mentre venivano rassettati. Stanze ampie, una piccola cucina e lo stesso calore di legno e luce che all’Agriturismo Corte Olfino è una costante.

Ogni spazio è impeccabilmente pulito, dai corridoi allo spazio colazioni, lo stesso dove i padroni di casa ci hanno accolti all’arrivo. Al mattino, basta attraversare il cortile per raggiungere la sala e sentire nell’aria un buon profumo di dolci e caffè. Sì, perché la signora Pasqua, la moglie di Luciano, prepara tutto il necessario nella vicina cucina, dalle confetture alle torte fatti in casa, sempre diverse e incredibilmente invitanti.

I prodotti dolci e salati arrivano da molto vicino, il pane è fresco e si sposa a meraviglia con il burro e il sapore della frutta. Per la prima volta da Corte Olfino ho assaggiato una confettura fatta con il kiwi: a me il kiwi non piace, eppure l’ho ripresa, colazione dopo colazione. Altre ricette, invece, esaltano gli ingredienti senza che nessuno perda il suo gusto più autentico: da provare assolutamente la confettura di albicocche!

La colazione è il momento della chiacchiera, ed è facile indugiare e lasciarsi coccolare dal sorriso schietto e dai modi gentili dei proprietari. È anche l’occasione perfetta per chiedere indicazioni e suggerimenti su cosa fare e dove andare.

Sì, perché partendo da qui si può fare e visitare tantissimo: non per niente questo angolo di Lombardia ai confini con il Veneto è diventato uno dei nostri luoghi del cuore.

Cosa fare a Monzambano

Beh, forse non proprio a Monzambano, ma nelle sue immediate vicinanze si l’Agriturismo Corte Olfino, infatti, si trova a pochissima distanza da diverse mete interessanti, sia verso nord che verso sud. Raggiungerlo è facilissimo: arrivando dalla A4, basta uscire a Peschiera del Garda e in nemmeno un quarto d’ora si è a destinazione. Da lì, le possibilità per escursioni e visite sono davvero tantissime.

Iniziamo da quella più ovvia: il Lago di Garda. In venticinque minuti si raggiunge Sirmione, la perla della sponda sud, con i suoi vicoli, l’imbarcadero e le famosissime terme. Proseguendo lungo la sponda veneta, troviamo tantissimi piccoli centri che meritano una visita:

  • Lazise, con il suo bellissimo lungolago, perfetto per una passeggiata rilassante, e il piccolo centro citta, ordinato e pulito;
  • Garda e le sue ville, che non hanno nulla da invidiare a quelle più celebri del Lago di Como;
  • Torri del Benaco, uno dei miei borghi preferiti, con le stradine in salita, il castello e la piazza dove godersi un’aperitivo vista lago.

Tre inverni fa li abbiamo visitati tutti, approfittando della suggestione dei mercatini di Natale tra le stradine e il lungolago.

L’agriturismo Corte Olfino è anche un ottima base d’appoggio per chi vuole visitare i parchi divertimento del Lago di Garda: Gardaland, Movieland e il Parco Zoo natura viva. In venti minuti o poco più si arriva a destinazione, con il vantaggio di risparmiare non poco rispetto ad altre strutture più vicine al lago.

Il bello, però, arriva rivolgendo lo sguardo appena a sud di Monzambano. A nemmeno dieci minuti, infatti, troviamo Borghetto, splendida località nel territorio di Valeggio sul Mincio inserita tra i cento borghi più belli d’Italia. Sulle rive del fiume, questa piccola perla accoglie il visitatore tra mulini, scorci romantici e l’atmosfera di un luogo che sembra uscito dalla penna dei fratelli Grimm: senza orchi e streghe, però.

Il borgo di Valeggio

Famoso anche per le sue tradizioni gastronomiche, Valeggio è celebre per il “Nodo d’amore“, un tortellino di pasta fresca finissima con un ripieno segreto, ispirato ad un’antica leggenda del luogo. Solo quindici ristoranti ne conoscono la vera ricetta: e la propongono al visitatore in tutta la sua sorprendente bontà.

Ma Valeggio sul Mincio è anche il Parco – Giardino di Sigurtà , aperto da inizio marzo a metà novembre. Ogni stagione ha il suo incantesimo: la fioritura dei tulipani in marzo e aprile, ad esempio, i mesi in cui si tiene ogni anno l’evento “Messer Tulipano“. Le rose, che sbocciano a marzo e inondano il giardino di profumi fino a giugno e oltre. E poi, le suggestioni dell’autunno, il fascino ininterrotto dei giardini acquatici, uno dei quali ispirato all’oriente, il labirinto, la torretta, la passeggiata panoramica che permette di dominare dall’alto l’intera Valle del Mincio.

Ai piedi della torre che chiude il parco, dal lato opposto all’ingresso principale, un’immensa distesa d’erba verde. Vietato calpestarla? Assolutamente no! L’ultima volta che ci siamo stati era piena di visitatori che si godevano il sole, si rilassavano leggendo o facevano fare i primi passi sull’erba ai loro bambini.

Se poi chiederete qualche consiglio a Pasqua e Luciano, vi suggeriranno altri piccoli luoghi incantevoli, tra Monzambano e Mantova:

  • Una breve sosta a Castellaro Lagusino, frazione di Monzambano, per passeggiare tra i suoi vicoli e lungo le mura del piccolo castello;
  • Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, a Curtatone. Potrei parlarvi delle arcate, o dello stile gotico-lombardo: in realtà tutta la sua suggestione è legata alla devozione popolare. Oltre cinquanta statue, in cartapesta o legno, raccontano storie in cui una grazia celeste ha salvato una situazione disperata: scene di condannati a morte liberati in extremis, soldati feriti che recuperano la salute, uomini usciti sani e salvi dai pericoli più diversi. E c’è anche un coccodrillo imbalsamato, forse un dono dei soldati di rientro dalle crociate: strano vederlo in una chiesa? Sì, ma non se pensate che nel medioevo serpenti e rettili erano simboli del demonio, tenuto in scacco dalla fede.
  • Il Parco del Mincio, splendido da percorrere a piedi o in bicicletta alla ricerca dei ricordi di un passato che forse qui non è così passato;

A proposito: se volete trascorrere una giornata a Mantova, bastano tre quarti d’ora per arrivarci. Dalle opere d’arte di Palazzo Te, prima fra tutte la sala dei giganti al palazzo ducale, dalla Basilica di Sant’Andrea al battistero romanico nella piazza principale, non basterebbe un intero articolo per parlarvi della città dei Gonzaga e delle sue meraviglie.

Come si mangia da queste parti? Divinamente, soprattutto lasciandosi consigliare dalla gente del posto e scegliendo trattorie e osterie tipiche. Piatti di terra e di lago e cacciagione qui vengono serviti con i guanti: rispettando le antiche ricette, ma facendo sentire l’ospite un invitato di riguardo. Non c’è nulla del turismo “dato per scontato” in queste zone: che non così conosciute come meriterebbero.

Perché prenotare all’Agriturismo Corte Olfino

Tornare all’Agriturismo Corte Olfino dopo una giornata passata a visitare e scoprire è un incanto. Ad accogliere gli ospiti, l’arco in pietra con il cancello in ferro: sembra davvero di passare attraverso un portone magico che porta altrove.

Ora vi faccio sorridere: poco fa, mentre digitavo la parola agriturismo, per errore l’ho trasformata in agiturismo. Lo sbaglio non mi è affatto dispiaciuto, perché una parola del genere dipinge perfettamente Corte Olfino: un piccolo luogo quotidianamente magico, dove trascorrere una vacanza a proprio agio.

I padroni di casa sono di una gentilezza squisita. Svegliatevi presto, se vi capita, e fate una passeggiata lungo i confini della tenuta, tra i campi, l’orto e gli uliveti: potreste trovare il padrone di casa già al lavoro, ma pronto a darvi il buongiorno a e scambiare quattro chiacchiere.

La mattina prima della partenza, per esempio, Luciano mi ha raccontato le diverse fasi del restauro della cascina, parlando di un progetto che è un pezzo di vita. Lo studio degli spazi, l’impegno per mantenere gli elementi più caratteristici della delle stanze e degli edifici, l’avvio dell’agriturismo che nel tempo si è fatto apprezzare sempre di più. Lo ascolti, osservi il suo viso e il suo sorriso e ti sembra di capire un po’meglio cosa intende quando dice: “Quello che abbiamo intorno, qui, è un dono che rende la nostra vita uno stupore”.

Avviso per le famiglie con bambini: mettete Corte Olfino in cima alla lista delle strutture dove alloggiare se pensate ad un soggiorno da queste parti:

  • Camere e appartamenti sono spaziosi e confortevoli: e se fuori il tempo non è dei migliori e si è costretti a rivedere i piani, non è un aspetto da sottovalutare.
  • A poca distanza dalla corte che ospita spazi e alloggi c’è un grande spazio recintato dove i proprietari allevano gli animali. Galline, anatre che nuotano nel ruscello, caprette, cavalli e perfino una coppia di lama: immaginate l’entusiasmo dei bimbi!
  • Pasqua e Luciano sono davvero incredibili con i più piccoli: sarà che sono nonni (abbiamo conosciuto la loro nipotina in vacanza), ma hanno un modo di fare che li conquista in cinque minuti. Durante la nostra piccola vacanza Vera non è stata bene: dal tè della mattina alla coperta in più, non è mancato nulla di quello che poteva servire: e le piccole attenzioni arrivavano senza doverle nemmeno chiedere.
Il paesaggio all’alba

Un motivo in più? La suggestione del paesaggio, tra campi e colline: sembra di respirare in modo diverso, in mezzo al verde, all’acqua, al cielo. Un tempo lento e sospeso, che Monzambano e i suoi dintorni regalano a tutti i visitatori: è per questo che abbiamo scelto di visitare questa zona ormai diverse volte.

Se poi ci aggiungiamo l’ospitalità di Pasqua e Luciano, ritornare qui ha il sapore di chi ritrova vecchi amici e aspetta di sentire le novità dall’ultima volta in cui si è stati loro ospiti. Noi promettiamo di tornare, il prima possibile.

Link utili:

Indirizzo: Via Vicolo Vecchio 8, 46040 – Monzambano (Mantova)

Sito web: https://agriturismocorteolfino.com

Facebook: https://www.facebook.com/Haus-Tirol-Friends-210568333959/

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