Caorle Wonderland: il villaggio di Natale a Caorle

Dal 4 dicembre 2021 e fino al 9 gennaio 2022 torna Caorle Wonderland, il villaggio di Natale più spettacolare del Veneto a Caorle.

Affacciata sull’Adriatico, a poca distanza da Venezia, con le sue case colorate e i suoi vicoli Caorle è bella in tutte le stagioni: nel periodo natalizio, però, indossa il vestito della festa e si accende di luci, musica e giochi per grandi e piccoli. La manifestazione diventa ogni anno più bella e ricca, richiamando partecipanti dal Veneto e dalle regioni vicine.

Che cos’è Caorle Wonderland

Scegliamo il percorso più classico ed entriamo a Caorle Wonderland da una delle due piazze che segnano gli accessi al Rio Terà delle Botteghe, il corso principale del piccolo borgo marinaro. Qui, agli ospiti stendono i tappeti rossi, e non è un modo di dire. Lungo le vie del centro storico, infatti, tutti i percorsi sono segnati da lunghe corsie. L’occhio si sorprende, il piede non scivola e i sorrisi si allargano.

Facciamo subito una sosta: una giostra a due piani attira immediatamente l’attenzione dei miei bambini. A raggiungerla per prima è Vera: “Mamma, possiamo salire?”. Massimo la segue a ruota: “Siii!”. Prendiamo i biglietti e due minuti dopo il carosello riparte. Mentre loro sono impegnati a cavallo di un drago e di un destriero rampante, io mi guardo attorno.

Caorle Wonderland giostra a cavalli

Impossibile perdersi a Caorle Wonderland. Le indicazioni sono ovunque e c’è davvero tanto da vedere: il corso illuminato, la casetta di Babbo Natale, le giostre e la pista di pattinaggio. Ricordo di esserci passata di corsa durante la prima edizione, nel 2018, mentre ero a Caorle per un appuntamento di lavoro.

Rispetto ad allora, tutto è più grande e allo stesso tempo più raccolto. La manifestazione è nata sulla scia di altri eventi del genere organizzati nelle principali località turistiche del litorale tra Veneto e Friuli. Fin da subito, però, ha saputo sviluppare un’identità tutta sua: vuoi perché Caorle è un borgo storico, vuoi perché la partecipazione della città si sente tutta.

Se l’obiettivo era quello di proporre un evento che contribuisse ad abbattere la stagionalità turistica, ci sono riusciti. Passeggiando per le strade e i vicoli del centro storico ho ascoltato frammenti di conversazione in tedesco, come d’estate, ma anche in francese e in inglese.

Abbiamo deciso di visitare la manifestazione il 27 dicembre, uno dei giorni in cui pensavamo ci sarebbero stati meno visitatori. È stata una scelta azzeccata: il movimento c’era, eccome, ma senza senza la folla che non ti permette nemmeno di goderti una sosta come si deve.

Merito anche del percorso, che coinvolge non solo il Rio Terà, ma anche la via che costeggia la scogliera e le piazzette laterali (qui a volte si chiamano campi, come a Venezia). 1.430 metri di casette, giostre e attrazioni: e la cifra non è un dettaglio, perché si tratta del percorso natalizio più lungo d’Europa.

Ma cosa c’è da vedere a Caorle Wonderland 2021? Venite, vi faccio da guida.

Cosa vedere a Caorle

Il bello di Caorle è che puoi goderti il villaggio di Natale e poi approfittare per scoprire, assaggiare, vedere tante altre cose. Inizio proprio dalle proposte dell’evento natalizio, che da solo vale la visita:

  • Il Rio Terà delle Botteghe : la via principale di Caorle addobbata a festa è uno spettacolo. Prendo in prestito la frase del mio bimbo più piccolo, che ha alzato gli occhi al cielo dicendo proprio così: “Oh, che bello questo spettacolo!”. Il corso è illuminato da archi luminosi e coloratissimi, simili a quelli che si vedono nelle regioni del sud per le feste patronali. Il colpo d’occhio è magnifico e l’atmosfera pure: su quel tappeto rosso, tra la musica e le luci, viene voglia di improvvisare un valzer.
  • Le casette natalizie: non solo la via principale, ma anche i vicoli e le piazze sono vestiti di luci e colori. Ovunque ci sia un po’di spazio, le casette di natale propongono prodotti fatti a mano, dolciumi e squisitezze. “Mamma, che profumino!”, ha esclamato Vera. Una tentazione, tra bellezza artigiana, sapori del territorio e specialità dall’Austria, dall’Ungheria e da più lontano. Se ho preso un vin brulé? Potete scommetterci!
  • Le giostre e i giochi per bambini: il carosello a cavalli e la più classica delle giostre a catene saranno una tappa obbligata per chi visita Caorle Wonderland con i bimbi. In più, ci sono anche i tappeti elastici con l’imbragatura e il percorso avventura. Le vere attrazioni, però, sono una specie di giostra a catene ad alta quota che offre una vista spettacolare sull’intera città e la ruota panoramica illuminata, adattissima anche ai più piccoli.
  • La pista di pattinaggio su ghiaccio: di fianco al duomo, uno dei miei angoli preferiti in città, troverete la pista di pattinaggio. Ad accogliervi sarà Buzz Lightyear di Toy Story in formato gigante. Oltre ai pattini, si può noleggiare anche un sostegno per tenere in equilibrio chi muove i primi passi sul ghiaccio.
  • La pista di sci di fondo: sì, avete letto bene: una pista di sci di fondo lunga 400 metri accanto alla scogliera, affacciata sul mare. C’è chi si porta gli sci da casa e chi li noleggia sul posto. Vista dall’alto, sembra il fotogramma di un sogno perfino quando il mare e il cielo sono grigi: bianco abbagliante, sullo sfondo perfetto dell’acqua calma che si confonde con l’orizzonte.
  • La via dei food truck: piadine, panini gourmet, assaggi delle specialità locali, arancini di Sicilia. C’è altro? Assolutamente sì: dai ravioli cinesi alle tacos messicane passando per le birre artigianali di un birrificio pugliese con nomi che sono tutto un programma. Oltre che assaggiare, è stato bello fermarsi a scambiare due parole con i ristoratori: anche questo è Caorle Wonderland.

Per chi decide di fermarsi a Caorle qualche giorno le cose da fare e da vedere non mancano, nemmeno in inverno. Iniziate con una visita allo splendido duomo romanico: è stato costruito nel 1038, e si vede. La sua solida sicurezza è valorizzata da un interno illuminato ad arte, che fa risaltare l’armonia delle tre navate e la grazia degli affreschi. Uno dei più belli si trova a destra del portone d’ingresso: è stato dipinto nel 1400 e raffigura San Cristoforo.

Nelle giornate di festa e durante Caorle Wonderland si può anche salire sul campanile. È una salita breve, si arriva in cima in pochi minuti grazie alle rampe di scale a chiocciola, ripide ma ben protette dai corrimano in ferro. La vista è davvero bella, soprattutto verso il mare: nelle giornate di sole si vedono anche i profili delle alpi, nettissimi contro il cielo.

A pochi passi dal duomo, un’ampia scalinata conduce alla passeggiata che costeggia il mare. Si può decidere di percorrerla da sopra, per godere del panorama dall’alto, oppure seguire da sotto il percorso vicino alla scogliera. Io di solito scelgo la seconda via, per ammirare le bellissime rocce scolpite da artisti di tutto il mondo.

Proseguendo verso est, con il mare sulla destra, sia arriva al santuario della Madonna dell’Angelo, una chiesetta affacciata sugli scogli. Per gli abitanti e per i pescatori di Caorle questo è uno dei luoghi del cuore: la leggenda narra che alcuni pescatori del borgo trovarono in mare la statua di una Madonna con bambino. Malgrado fosse sorretta da un basamento in marmo, la scultura galleggiava tra le onde.

I pescatori tentarono di portarla a riva, ma solo con l’aiuto di alcuni bambini riuscirono a raggiungere il duomo. Miracolosamente, il giorno successivo la statua era scomparsa: fu ritrovata poco più in là, nella chiesetta fino ad allora dedicata a San Michele Arcangelo. Lì rimase, e dal quel giorno il piccolo santuario prese il nome di Chiesa della Madonna dell’Angelo.

D’estate Caorle offre molte altre attrattive, dalle spiagge ai percorsi ciclabili tra mare e laguna. Anche d’inverno, però, si possono visitare le città storiche poco distanti, come Portogruaro o Concordia Saggitaria. La meta più bella per chi viene da fuori, tuttavia, è senz’altro Venezia: da Caorle ogni giorno partono diversi autobus di linea che raggiungono la città lagunare in poco più di due ore.

Se poi volete approfittare per gustare un’ottima cucina tipica a base di pesce, a Caorle ci sono tantissimi ristoranti, dal più sofisticato alla trattoria a conduzione familiare: un’occasione da non perdere per assaporare le specialità locali, anche d’inverno.

Perché visitare Caorle Wonderland

L’edizione di Caorle Wonderland del 2021 è tutta da vedere: perché? Prima di tutto, per l’atmosfera unica che si respira. Appena metti piede sul tappeto rosso hai l’impressione di camminare in una favola. E non sono solo io a dirlo: anche facendo quattro chiacchiere con i negozianti e i ristoratori lo si sente ripetere.

Del resto, Caorle è una cittadina turistica, non una città artificiale. Diversamente da altre località di villeggiatura, infatti, d’inverno non si svuota. Restano i pescatori, i commercianti, la gente che qui vive e lavora. Lo si nota subito, arrivando: alle finestre e nei cortili delle case gli addobbi natalizi sono un po’ ovunque. Un segno chiaro che racconta la vita delle famiglie caorlotte, al di là del turismo.

Anche in pieno centro, si capisce subito che qui vive una comunità: la gente si saluta per strada, i giovani e gli anziani hanno i loro punti di ritrovo. Certo, poi c’è la cura che ogni centro storico a vocazione turistica riserva ai suoi angoli più belli: e allora, ogni finestra e ogni terrazzino sono illuminati d’inverno e fioriti in primavera e in estate. E le case sono dipinte di fresco, con colori insoliti e sgargianti: giallo intenso, blu fiordaliso, rosso mattone, viola, perfino. Sembra di essere a Burano.

Vi invito a visitare questo piccolo scrigno di meraviglie, perché descriverlo a parole è complicato. Arrivare a Caorle dà una calda sensazione di déjà vu, come quando ti svegli da un sogno ricorrente, di quelli che lasciano un buon sapore in bocca al mattino.

Raggiungere la città non è difficile. Per chi arriva in autostrada l’uscita migliore è Cessalto, sulla A4: in venti minuti, seguendo le indicazioni dal casello in poi, si arriva a destinazione. In alternativa si può viaggiare in treno, scendendo alla stazione di Portogruaro, sulla linea Trieste – Venezia: da lì, ci sono autobus che partono per Caorle ogni ora (un po’meno spesso nei giorni festivi).

Una volta arrivati, è molto facile sentirsi a casa. Forse per questo anche a chi abita a meno di un’ora di distanza come me viene voglia di trascorrerci un paio di giorni anche d’inverno. Non l’ho mai fatto, ma ci sto seriamente pensando per l’edizione di Caorle Wonderland del prossimo anno: anche perché le strutture ricettive aperte in città in questo periodo sono una trentina.

Caorle Woderland selfie con luci

Mi piacerebbe restare per cenare nel mio ristorantino preferito, appena più defilato rispetto al cuore del centro storico. E poi passeggiare per le piazze e i vicoli, semideserti ma ancora illuminati, a godermi la fine della della festa con lo sguardo privilegiato di chi resta fino all’ultimo, quando l’orchestra chiude le custodie dei violini e se ne va.

In fondo, Caorle Wonderland è magica proprio per questo: quell’atmosfera insieme sospesa e solidamente reale, che ti invita a vedere la città con occhi diversi. E a scoprire che il bello è tutto qui: in un sogno d’inverno nato in riva al mare.

Link utili:

Sito web: https://www.caorlewonderland.com/

Facebook: https://www.facebook.com/CaorleWonderland

Instagram: https://www.instagram.com/caorlewonderland

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