Pensione Haus Tirol: sentirsi a casa in Val Gardena

Haus Tirol, Pensione a Laion in Val Gardena
Una foto di Haus Tirol (Credit: Haus Tirol)

Haus Tirol è la pensione dove ho da poco trascorso le vacanze a Laion, in Val Gardena. Ho capito che il posto aveva qualcosa di speciale fin dalla mail con cui Mirjam Prada, la titolare, ha risposto alla mia richiesta di preventivo. La sistemazione non ha deluso le aspettative: al contrario, le ha superate alla grande.

Come nasce Haus Tirol

Prima di decidere dove vuoi trascorrere le tue ferie, ripensaci un attimo! Vuoi veramente passarle in un hotel come tanti altri, dove sicuramente tutto è bello e ci sono la sauna e il centro benessere, ma i padroni di casa non sanno nemmeno come ti chiami?” . Ormai mi conoscete, e sapete che un attacco del genere basta e avanza per conquistarmi subito.

Un’occhiata in più al sito di Haus Tirol, un paio di conti, e in meno di mezza giornata avevamo confermato la prenotazione per me, mio marito e i nostri due bambini di due e quattro anni.

Haus Tirol si trova a Laion, alla fine della Val Gardena (o all’inizio, arrivando da ovest): abbiamo passato otto giorni in questa pensione, coccolati da Mirjam e dalle persone che lavorano con lei. Come in tutti i progetti ben riusciti, anche dietro Haus Tirol c’è una storia: una storia che profuma di aria frizzante, di legno di cirmolo e di cumino (o, come dicono da queste parti, kümmel). E che parte da lontano.

È la signora Maria Bergmeister, la mamma di Mirjam, a iniziare l’attività. Figlia maggiore, riceve in eredità dal padre un pezzo di terra e decide di costruire una pensione: è il 1973. L’Idraulico del paese le suggerisce di prevedere per ogni camera un bagno interno, privato: a quell’epoca è un’eccezione, e Haus Tirol diventa la struttura ricettiva più moderna di tutta la valle.

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Vista da una delle terrazze (Credit: Haus Tirol)

Nel 2008 la figlia inizia ad aiutarla, dopo aver lavorato in diversi alberghi e hotel. Mirjam cresce, impara il mestiere, la sua responsabilità aumenta fino a quando, nel 2020, inizia a gestire la pensione in completa autonomia.

Ancora oggi, Maria accoglie gli ospiti quando Mirjam non c’è, con un filo di perle al collo e due chiacchiere di benvenuto. “Lavorare con mia mamma è stata una grande ricchezza per me. Lei era il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa: suggerimenti, soluzioni, buoni consigli”, racconta. E mentre lo fa, sorride. Un sorriso schietto e diretto, appena sospeso dietro l’attimo in più di chi pesa le parole e le sceglie bene.

Mirjam è così, come la vedi: ama il suo lavoro e te ne accorgi subito. Lo capisci, perché la mattina a colazione saluta i suoi ospiti uno a uno, chiedendo che programmi hanno per la giornata. Affabile ma mai invadente, sempre pronta a dare consigli su cosa fare o a risolvere piccoli e grandi inconvenienti.

Un ritratto di Miriam (Credit: Haus Tirol)

Per lei, accogliere le persone che soggiornano ad Haus Tirol e farle sentire a casa è naturale. Quando le chiedo se ha dovuto affrontare qualche situazione difficile nel suo lavoro, mi risponde che non c’è nulla di difficile: Mirjam vive i problemi come sfide da affrontare, con la tranquilla consapevolezza che una soluzione si trova sempre.

Cosa fare in Val Gardena con i bambini

Abbiamo approfittato dei suoi consigli anche per trovare qualche luogo da visitare o qualche escursione adatta a tutti. Se siete in Vacanza con la famiglia, ecco alcune proposte su cosa fare in Val Gardena con i bambini: alcune ci sono state suggerite da Mirjam, altre sono piccole scoperte fatte visitando i dintorni. I tempi di percorrenza indicati sono quelli sostenibili per un adulto: calcolate sempre del tempo in più con i bambini, specie quelli più piccoli.

Iniziamo da una passeggiata semplice, che parte proprio da Haus Tirol: dopo una salita di ghiaia piuttosto ripida e qualche curva, il sentiero si inoltra nel bosco. Bastano una ventina di minuti o poco più per arrivare ad un delizioso laghetto artificiale, dove si può pescare su prenotazione o rilassarsi sotto gli alberi. Dopo una sosta, in altri venticinque minuti si raggiunge la Baita Unterpulghütte: una terrazza aperta sui paesini circostanti, da Laion a San Pietro.

I bambini si divertiranno un mondo tra i giochi con la sabbia, le giostrine e gli animali, mentre i più grandi potranno godersi uno spuntino, a prezzi molto più accessibili rispetto ad altre baite dei dintorni.

La seconda escursione che vi suggerisco è quella ai laghetti di Fié. Si cambia zona, dirigendosi verso l’Alpe di Siusi: per raggiungere il primo laghetto ci vogliono una quarantina di minuti in auto. Dopo aver parcheggiato senza difficoltà, si imbocca una stradina che in cinque minuti ci porta al primo lago: un piccolo specchio d’acqua verde, con un’area attrezzata per prendere il sole e fare il bagno.

Non fermatevi al primo laghetto: ce ne sono quattro nelle vicinanze, e altri tre per chi vuole percorrere per intero il “Sentiero dei sette stagni“, tra Arca di Fié e San Costantino. Noi non l’abbiamo fatto, perché l’intero percorso è lungo ben 12 km: è comunque un’escursione non troppo faticosa, con solo 500 metri di dislivello.

Invece, ci siamo diretti al secondo e al terzo laghetto, attraverso un sentiero di ghiaia fiabesco: a farci compagnia, tantissime farfalle, talmente abituate alla presenza dell’uomo da farsi fotografare senza difficoltà a distanza ravvicinata . Siamo poi tornati indietro, per scoprire il quarto laghetto, appena un po’più in alto: un piccolo angolo di paradiso dove abbiamo sostato a lungo.

Se da Haus Tirol vi spostate verso Ponte Gardena, arrivati in centro potete raggiungere a piedi Castel Trotsburg, un bellissimo castello medievale arroccato sulla costa della montagna. Ci sono due strade per arrivarci: la prima è il Sentiero Trotsburg, una via molto ripida tra i boschi che però porta al castello in venti minuti. La seconda – quella che abbiamo scelto noi – è via Burgfrieden, una strada asfaltata tutta curve e in pendenza che arriva al castello in mezz’ora.

Il castello è accessibile solo durante le visite guidate, una ogni ora a partire dalle dieci del mattino. Le guide sono preparate e gentili: i bambini hanno anche potuto sedersi sul pavimento durante le spiegazioni. La rocca è splendida, con mobili antichi, quadri di famiglia e bellissime stufe in maiolica. La sala più bella? L’ultima, che domina la valle dell’Isarco in un sorprendente tripudio di bianco e luce.

La visita dura meno di un’ora: basta tradurre in parole semplici le spiegazioni e i più piccoli si troveranno immersi in un mondo fantastico di incantevoli dame e coraggiosi cavalieri.

Castel Trotsburg, Ponte Gardena, Val Gardena
Castel Trotsburg, a Ponte Gardena in Val Gardena

Un’altra passeggiata facile con i bambini parte dal centro di Ortisei, di fianco alla chiesa, lungo in Sentiero della Val d’Anna. In meno di un’ora si raggiunge il Caffè Val d’Anna, con la sua bellissima terrazza. No, aspettate: cancellate tutto. Non ci arriverete mai in un’ora, perché lungo il percorso ci sono due tappe obbligate:

  • Il percorso Kneipp vicino al torrente. Superato lo shock termico iniziale, voi e i vostri bimbi vi divertirete a sguazzare nelle acque gelate ma piacevoli. Una carica di energia da provare, per poi lasciar asciugare la pelle al sole, seduti o dondolando su un’amaca.
  • Il parco giochi a metà strada. Dovete passarci e dovrete fermarvi, sappiatelo. Un’area colorata, grande e attrezzata su un prato verdissimo: sarà difficile convincere i bambini a ripartire.

A proposito di parco giochi, l’ultima meta che vi suggerisco è Panaraida, il parco giochi naturale sopra Santa Cristina. Da Haus Tirol in venticinque minuti si arriva al parcheggio del parco: qui parte un percorso facile di quattro chilometri tra prati e boschi.

Il sentiero ad anello conduce a dieci stazioni, ognuna con un gioco diverso: il guado del torrente sui tronchi, le casette sugli alberi, il labirinto. Per saperne di più, però, dovrete aspettare: a Panaraida dedicherò un intero articolo nelle prossime settimane.

I servizi di Haus Tirol

Rientrare in albergo è come tornare a casa, da Haus Tirol. Dopo una giornata di escursioni, le stanze calde, luminose e pulitissime profumano di cirmolo e invitano a rilassarsi preparandosi per la serata.

In cortile e nei corridoi, a cena e a colazione gli ospiti si incrociano e si salutano: anche in lingue diverse, perché nella pensione di Mirjam soggiornano persone da tutta Europa. Italia, Germania, Belgio, Svezia, Francia e non solo: in vacanza i tempi sono rallentati e si fanno volentieri due chiacchiere in più.

Mirjam descrive così l’aria che si respira da Haus Tirol: “Quando si viene qui, sembra di stare in un appartamento condiviso“. Non fraintendete le sue parole, però: la struttura è rinnovata di recente e le camere garantiscono privacy e tranquillità. Le persone che lavorano alla pensione sono gentili e accoglienti, ma mai invadenti: da Haus Tirol ogni ospite può trovare il relax che cerca, vivendolo come preferisce.

Tutto contribuisce a creare l’atmosfera giusta, e i motivi per scegliere la pensione di Laion sono tanti:

  • le camere, le suite e gli appartamenti sono ampi, luminosi e ben curati. Noi, ad esempio, alloggiavamo in uno dei due appartamenti: camera accogliente, cucina attrezzata, terrazza affacciata sulla valle.
  • la zona dell’orto e del giardino sono l’ideale per concedersi una pausa, magari sorseggiando un aperitivo. Attorno alla casa ci sono panche, tavolini e divanetti che invitano a trattenersi un po’di più. E… Mirjam, sappilo: non ho resistito e ho sgraffignato un paio di more dal tuo orto!
  • l’accoglienza di tutto lo staff è familiare, attenta e discreta, capace di adattarsi all’ospite come un guanto.
  • la cucina di Mirjam è curata e decisamente appetitosa. Noi abbiamo scelto la mezza pensione, ma consiglio anche a chi sceglie la formula Bed & Breakfast di cenare da Haus Tirol almeno una volta durante il soggiorno.

Per Mirjam cucinare non è solo preparare da mangiare per i suoi ospiti ma, come diceva Brillat – Savarin, “occuparsi della loro felicità finché saranno sotto il nostro tetto“. Dalla scelta degli ingredienti freschi di stagione fino alla presentazione, la piccola cucina di Haus Tirol sforna coccole e calore.

Le ricette cambiano ogni giorno, guardando al territorio ma non solo. Mirjam vive la sua cucina come una passione e un modo di declinare l’ospitalità: “È diverso quando è la padrona di casa a cucinare: vuol dire metterci la faccia, esprimere attraverso il cibo ciò che sei e il tuo modo di accogliere le persone“.

Si cena a menù fisso, ma Mirjam chiede sempre a chi alloggia da lei se ci sono cibi che non gradisce o se soffre di intolleranze. Per i bambini, i piatti sono preparati in modo più semplice: nelle zuppe e nei primi non c’è il formaggio cremoso, ad esempio, e vengono evitate le verdure meno amate, come le biete. Piccole attenzioni, che nel nostro caso hanno fatto la differenza.

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La cucina di Haus Tirol (Credit: Haus Tirol)

Haus Tirol in Val Gardena è per chi preferisce una vacanza diversa: più vicina alla natura, più intima, forse meno anonima. Per chi vuole dimenticarsi dell’orologio e ama il contatto con le persone, lo scambio di cortesie, i sorrisi spontanei. Per chi cerca un’ospitalità semplice ma curata, capace di farti sentire a casa: anzi, meglio che a casa. Dopotutto, siamo in vacanza per questo, no?

Amo il mio lavoro, perché è il mondo a venire da me” racconta Mirjam. E continua: “Parlo con i miei ospiti, incontro persone da tutta Europa, mi confronto ogni giorno con idee e modi di fare diversi“. In queste parole, c’è il suo modo di intendere l’ospitalità e l’accoglienza: non solo un mestiere, ma il lavoro del cuore.

Link utili:

Indirizzo: Via Tschöfas 6B, 39040 – Laion (BZ)

Sito web: https://www.haus-tirol.it/it.html

Facebook: https://www.facebook.com/Haus-Tirol-Friends-210568333959/

Instagram: https://www.instagram.com/haus_tirol_and_friends/

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