Caspita com’è difficile quest’anno fare gli auguri di Pasqua! Quest’anno che “Natale con i tuoi… e Pasqua?” Pasqua con chi puoi.
Già, perchè in questa quarantena così lunga che fatichiamo quasi a crederci, non possiamo decidere noi con chi passare il nostro tempo. E allora, forse è l’occasione giusta per guardare con altri occhi chi ci sta accanto qui e ora: riorganizzare la quotidianità su altri ritmi, rivedere gli spazi e i compiti, aiutarsi, non è facile, ma aiuta a capire meglio cosa vuol dire “famiglia”.
Molti passeranno la Pasqua da soli, quest’anno. A voi auguro di ricevere messaggi, telefonate, videochiamate, sorprese… tante, tantissime: tutte quelle che ci vogliono perché, arrivati a sera, possiate pensare con un sorriso a quante persone vi vogliono bene.
Auguri ai medici, agli operatori sanitari, al personale degli ospedali: non volete essere chiamati eroi, fate solo il vostro lavoro, dite. D’accordo, ma un grazie grandissimo ve lo dico lo stesso. Mia madre ha lavorato 40 anni in ospedale e mi ricordo bene quando a Natale o a Pasqua era di turno. La festa vera iniziava al suo rientro: la aspettavamo, mettendo da parte il pezzo di focaccia migliore. La tavola per lei era comunque apparecchiata con le posate e i piatti della festa: mangiava, e noi le facevamo compagnia. Vi auguro questo, quando tornerete a casa: di trovare le attenzioni e gli abbracci dei vostri cari. E quest’ anno, uno in più.
Alle persone malate e alle loro famiglie va l’augurio più grande: è difficile trovare le parole, perchè, per quanto mi sforzi, mi sembrano tutte sbagliate. Allora resto in silenzio, e penso a voi con una preghiera.
Auguri a chi lavora per regalarci un momento di normalità: i volontari, ma anche le aziende e le imprese che offrono i loro prodotti o i loro servizi a chi è in casa. Grazie, perchè a volte anche due parole scambiate al momento della consegna servono a risollevare il morale. A voi Buona Pasqua, e buon lavoro.
Un augurio tutto speciale va ai bambini: lo sapete che tutte le volte che voi sorridete, cantate, ci abbracciate, noi ci sentiamo un po’più leggeri? Ve lo dico sottovoce: a volte ci sentiamo così perfino quando ci fate arrabbiare…
Infine, Buona Pasqua a chi segue il mio blog e a tutte le persone che mi hanno dato fiducia, permettendomi di raccontare la loro storia: grazie, perchè questo mio piccolo progetto continua ad andare avanti, ed è tutto merito vostro.
Ho dimenticato qualcuno? Sì, ovviamente. Mancano tantissime persone che sono nei miei pensieri, vicine e lontane: amici, conoscenti, sconosciuti. Un augurio a tutti, in questa Pasqua che non dimenticheremo facilmente.
Pensate a cosa vorreste fare quando tutto questo sarà finito: una passeggiata al mare, una cena in compagnia, un abbraccio che vi manca più degli altri… decidetelo voi. A fine giornata immaginate questo momento, dedicatevi un sorriso e dite: “Buona Pasqua. A me”.